È tra le 100 donne dell’anno, inossidabili! Si parla anche della nostra testimonial formatrice e promotrice del progetto Anmil Pro, Stefania Benedetti, nel settimanale F del Corriere della Sera. Una edizione speciale dedicata a quelle donne che si sono distinte grazie alla loro tenacia e caparbietà. Tra la popstar Madonna, sulla copertina, e tante altre donne eroine ecco che Stefania, classe 1970, imprenditrice, racconta la sua storia, una storia di rinascita a seguito di un incidente sul lavoro che ha cambiato la sua vita.
Il suo impegno con Anmil Pro come formatrice testimonial per la sicurezza sul lavoro
“La sicurezza è una pianta della vita. Coltiviamola” afferma Stefania al settimanale nazionale ed è quello che ricorda sempre durante i Safety Day al suo pubblico, maggiormente lavoratori, dipendenti di aziende. Perché Stefania è “formatrice testimonial per la sicurezza sul lavoro”, una figura professionale istituzionalizzata attraverso la “Scuola delle Testimonianze” promosso da Anmil, l’associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, che è socio sostenitore del progetto Anmil Pro, di cui Stefania è socia insieme ad altri formatori specializzati.
Racconta la sua testimonianza, importante nei Safety Day per promuovere la cultura della sicurezza
“Per noi – spiega l’imprenditrice marchigiana, parlando a nome dei formatori – quella mattina è cominciata come sempre ma poi qualcosa è cambiato…”. Era il 29 Settembre 2017 e lei in effetti non doveva essere a lavoro. Passò dalla sua azienda – costruzione di macchinari per lo stampaggio di lamiere a Montecosaro (Macerata) – soltanto per finire alcune cose, poi sarebbe andata al mare. Vide uno dei suoi operai armeggiare con un blocco di ferro che dondolava. “Aspetta che ti do una mano”. “Mi sono offerta di aiutarlo tenendolo fermo – racconta – ma quel blocco è caduto e la mia mano sinistra è rimasta sotto”. “Ho preso la prima cosa che ho trovato, l’ho fasciata. Subito ho sentito addosso la disperazione. Ho pensato: cosa farò adesso senza più una mano? Non ci voleva molto a capire che l’avevo perduta quasi del tutto. Mi è rimasto il pollice senza opposizione, con il quale faccio quasi nulla”.
La sicurezza è una pianta della vita, coltiviamola
E trova anche il modo di essere coinvolgente…perché in realtà non è vero che con quel pollice faccia quasi nulla: durante le sue testimonianze, nei Safety Day, a tu per tu con i lavoratori riesce a coinvolgerli con una sua magia: addirittura riesce ad allacciarsi le scarpe ma se prova a chiedere a qualcuno di farlo con una mano e un pollice soltanto nessuno del suo pubblico ci riuscirà! “La prima cosa che ho imparato a fare senza più la mano è proprio allacciarmi le scarpe e non è stato semplice”. Allora con questo dettaglio tutto diventa più chiaro: “la vita è anche allacciare un paio di scarpe, la sicurezza è una pianta della vita. Coltiviamola”.
Per la sicurezza sul lavoro Anmil Pro entra nelle aziende, nelle scuole
Che dire fantastica la nostra Stefania! Con la sua storia vuole lanciare un messaggio: che non capiti più! “Non mi sono mai chiesta: perché a me? – afferma al Corriere della Sera –. Ho scelto da sola di mettere la mano nel posto sbagliato e nel modo sbagliato. A volte ho dei momenti no ma non serve a nulla piangersi addosso. Quel che serve è fare in modo che non capiti mai più”.
Anmil Pro – cooperativa che si occupa di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro – attraverso le testimonianze dei propri formatori mira a diffondere il concetto di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro entrando nelle aziende, nelle scuole dove il rischio è sempre presente.